Libera nos a malo: An Italian horror story by Valentini Fabrizio

autore:Valentini Fabrizio [Fabrizio, Valentini]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, horror
ISBN: 9788829509010
Google: KxBwDwAAQBAJ
editore: Re del nulla
pubblicato: 2018-09-12T02:15:17+00:00

Capitolo 11

La mattinata passò frenetica, furono proposte svariate idee e piani per liberare Mario, ma tutte cadevano difronte alla logica di essere in tre contro troppi soldati nemici senza dimenticare il carro armato e il cannone. Dovevano anche considerare il fatto che nessuno poteva rassicurarli che i tedeschi non sarebbero tornati, magari di notte sorprendendoli a dormire con in casa un piccolo arsenale. Pian piano che passavano le ore, mentre freneticamente cercavano una soluzione a tutto, il sole cominciava a divenire sempre più forte in cielo e la stanchezza come piombo nel loro corpo e mente, cadde pesante. Si arresero e decisero di spostarsi al piano di sopra per riposare, non avrebbero voluto concedersi un lusso del genere ma era necessario. Una volta saliti esausti e addolorati per il loro amico, ognuno svenne stanco morto in un posto a caso in pochissimi minuti. Gianni si addormentò di traverso sul letto di Mario, Antonio accompagnò Elena nella stanza della figlia di Mario occupandola per dormire, lasciando a scanso di equivoci la porta socchiusa. Marco vagò per un po' in cerca di un posto comodo per poi approdare e svenire accanto a Gianni. Il silenzio invase la casa, il sonno profondo reso ancor più forte dalla stanchezza di una notte intera passata a correre e trasportare pesanti armi la fece da padrone. Idee e possibili azioni morirono nel sonno, avevano anche pensato di fare dei turni per non farsi sorprendere dai tedeschi, ma si addormentarono senza poter mettere in atto il loro piano difensivo. D'improvviso, Gianni non capì da quanto tempo dormisse, un forte rumore lo fece saltare dal letto. Si guardò intorno, la sua vista era sfocata, gran parte di lui ancora dormiva e l'altra restante lottava per non svegliarsi desiderosa ancora di riposo. Nell'attimo che Gianni decise di ascoltare la sua parte stanca, di nuovo un rumore di qualcosa che cadeva, lo destò. A quel punto la sua mente inviò un allarme a tutto il suo corpo, un'immagine dei tedeschi che salivano le scale per catturarli si costruì nella sua testa. Si alzò di soprassalto, scattò al lato della porta barcollando, rendendosi conto che poche ore prima rincoglionito dal sonno non aveva portato con se nessun' arma. Immaginò preoccupato che nessuno di loro lo aveva fatto, lasciando tutto giù nel salone in bella mostra. Nervosamente pensò, che se ora giù ci fossero stati veramente i tedeschi, il solo fatto di avere tutte quelle armi li avrebbe condannati a morte per direttissima. Ancora un altro rumore, Gianni si affacciò leggermente da dietro lo stipite della porta cercando di vedere le scale che portavano al piano notte. La luce del sole saliva da sotto ma non vide nessun'ombra e sinceramente l'ultimo rumore che aveva sentito gli sembrava provenisse da molto più vicino. Il suo ragionamento fu interrotto bruscamente dal rumore di una sedia che veniva strusciata sul pavimento, sobbalzò all'indietro ansimante mentre un altro tonfo di qualcosa che cadeva echeggiava in casa. Si girò a guardare Marco, lo scoprì sveglio che lo

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.